“Il pozzo Raneri doveva essere acquisito dal Comune di Acireale e doveva rientrare nel patrimonio dell’Ente. Il pozzo era già stato espropriato nel 1998, era necessario e doveroso che si perfezionasse e completasse un iter che va avanti da decenni. Non si poteva continuare a mantenere in sospeso la procedura di acquisizione, poiché si sarebbe aperto un contenzioso con la proprietà che avrebbe comportato un danno per il Comune di Acireale di oltre 12.000.000 di euro. La Sogip, e quindi il Comune, ha emunto dal pozzo per oltre 20 anni senza completare l’iter di acquisizione avviato dal Commissario Raimondi nel 1998. Alla base della nostra decisione ci sono valutazioni solide, che vanno nell’unica direzione della tutela dell’interesse dell’Ente pubblico”.



Il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo commenta così l’approvazione unanime in giunta della proposta di delibera “ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE DEL COMPLESSO ACQUEDOTTISTICO DENOMINATO ACQUE RANERI…”, che passerà al vaglio del consiglio comunale.