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venerdì 2 giugno 2023
Festa della Repubblica, la cerimonia in piazza Duomo
Stamani ha avuto luogo la celebrazione prevista per la ricorrenza della Festa della Repubblica. A seguire il discorso pronunciato dal sindaco, ing. Stefano Alì; il presidente del Consiglio comunale, Fabio Fontanesca, come da consuetudine, ha dato lettura del messaggio del Capo dello Stato.
Il testo dell`intervento del sindaco Alì.
Oggi 2 giugno, in questa magnifica piazza, assieme a tantissimi altri italiani, in moltissime altre piazze della nostra nazione, celebriamo la Festa della Repubblica.
E’ in pieno svolgimento in questi giorni la competizione elettorale per l’elezione del sindaco della nostra città. Non possiamo, oggi, non rivolgere un ringraziamento ai nostri genitori, nonni e per molti bisnonni. Noi raccogliamo il frutto dell’impegno, del sacrificio, della lungimiranza di chi ci ha preceduto, beneficiamo della loro intelligenza, della loro capacità di scegliere il meglio per sé stessi e per le generazioni future.
I nostri nonni, ad Acireale era sindaco Lorenzo Grassi Vigo, col referendum scelsero la Repubblica, individuando un percorso di democrazia e di uguaglianza.
Oggi non tutti e non sempre riusciamo a cogliere il grande dono che ci hanno fatto. Troppe le cose che diamo per scontate, il diritto al voto, il suffragio universale, all’autodeterminazione, l’alternanza di chi governa o amministra, la libertà di parola.
Se guardiamo con gli occhi della storia e non con occhi miopi condizionati dalla nostra esperienza, dobbiamo riconoscere che siamo generazioni fortunate, viviamo un’opportunità straordinaria, dobbiamo essere coscienti e meritarcela. Il voto è un’opportunità ed un bene prezioso, non sottovalutiamolo, non svendiamolo, non barattiamolo.
Il 2 giugno 1946 veniva affermato il principio di uguaglianza anche di genere, finalmente, il suffragio universale, perché, per la prima volta, in quella occasione, oltre 12 milioni di Italiane hanno espresso il loro punto di vista attraverso il voto.
Come ogni anno, ricordo il dato in controtendenza della Sicilia ed ancor di più Acireale rispetto al resto dell’Italia. La scelta acese oggi risulta inconcepibile: su 19.646 votanti, la Monarchia otteneva 15.708 voti, pari all’85,8%. La Repubblica solo 2.595 voti, pari al 14,2%.
Il dato complessivo siciliano fu del 64,7% a favore della Monarchia ed il 35,3 per la Repubblica.
Oggi dobbiamo ringraziare il resto d’Italia se abbiamo un presidente della Repubblica eletto liberamente e non per vincoli di sangue. La scelta acese è ancora più incomprensibile se riportata al periodo storico di una Monarchia che aprì le porte dell’Italia al fascismo ed alle leggi razziali.
Oggi è la mia ultima celebrazione pubblica, la mia ultima settimana da sindaco. Colgo questa occasione per ringraziare gli acesi per avermi dato l’immenso onore di essere sindaco della mia comunità. Sono stati anni impegnativi e pieni di difficoltà, insieme abbiamo affrontato la pandemia, il terremoto, la cenere dell’Etna, frane, mareggiate ed allagamenti. Ho commesso, sicuramente, degli errori, dettati dall’inesperienza e dalla difficoltà del ruolo ricoperto. Ho sempre operato nell’interesse della città e degli acesi, con integrità, trasparenza e nel pieno rispetto delle leggi.
Ringrazio i miei assessori che mi sono sempre stati accanto, sorreggendomi nei momenti difficili e con loro i consiglieri comunali. Un grande abbraccio a tutto il Personale del Comune di Acireale, sono loro la spina dorsale dell’Amministrazione, sono loro a decidere il successo delle azioni che vengono intraprese. Sono tantissime le donne e tantissimi gli uomini che svolgono il loro lavoro con impegno, orgoglio e scrupolo.
Ringrazio le Forze dell’Ordine con cui in questi anni ho operato in piena sinergia, al fine di garantire l’ordine, la sicurezza e il rispetto della legalità nella nostra città.
Ringrazio i vigili del fuoco e le associazioni di volontariato che con spirito altruistico sono sempre stati pronti ad intervenire in questi anni drammatici.
Ringrazio i direttori didattici con cui in questi anni abbiamo collaborato intensamente vedendo crescere e fiorire i figli di questa città, la speranza di una società migliore.
Ringrazio tutti quelli che mi sono stati accanto, i membri delle fondazioni della nostra città, quelli delle partecipate, sua eccellenza monsignor Antonino Raspanti e sua eccellenza il commissario Salvatore Scalia, punti di riferimento costanti nella mia azione amministrativa.
Mi scuso se ho dimenticato di citare qualcuno, ma sicuramente non lo dimenticherò nel ricordo e nel cuore.
Ringrazio, infine, mia moglie e mio figlio, mia mamma, mio papà, i miei fratelli, tutti i miei parenti ed amici per avermi supportato e sopportato in questi 5 anni, i più entusiasmanti, difficili ed intensi della mia vita.
Viva la Repubblica, Viva l’Italia, Viva Acireale
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