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giovedì 13 aprile 2023
Cultura, al Palazzo di Città terza sezione del percorso sul tema "Sicilia terra di approdi: i Cagini di Bissone"
Il Palazzo di Città ha ospitato la terza sezione del percorso d’arte dal titolo Sicilia Terra di Approdi: I Gagini di Bissone. Museo Diffuso delle opere dei Gagini nella Provincia di Catania. Il progetto, curato dalla dott.ssa Carmela Cappa, funzionario della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, ha ricostruito, con l’ausilio di pannelli illustrativi, un itinerario culturale che unisce la Sicilia, l’Italia e Bissone, nel Canton Ticino, terra di origine di Domenico Gagini, capostipite della famiglia di artisti e protagonista di un approdo che favorì l`interscambio tra sperimentazioni d`arte nel Rinascimento. L’idea è nata con la finalità di restituire alla Sicilia un ruolo centrale nella storia dell`arte, non luogo di partenza, ma approdo per una famiglia di artisti che dalla Svizzera giunge nell’Isola al centro del Mediterraneo, un tema particolarmente coinvolgente in un`epoca di diaspora e di fuga dalla Sicilia e dall’Italia. La presentazione del Museo diffuso delle opere dei Gagini è stata coordinata magistralmente da Mariella Fischietti, la quale ha saputo coinvolgere il pubblico presentando i relatori e i temi da loro esposti. Il sindaco, ing. Stefano Alì, porgendo il saluto agli intervenuti, ha voluto sottolineare come il progetto consente di rinsaldare le relazioni tra la Soprintendenza, i Comuni della Diocesi, la Curia, le scuole e le associazioni che operano sul territorio e favorire la sperimentazione sinergica di buone pratiche che, partendo dai luoghi in cui sono custodite le splendide opere dei Gagini, rendono questi spazi laboratori permanenti di ricerca, conoscenza e documentazione. Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, ha invitato a riflettere sul profondo significato dell’arte che nasce come esigenza di bellezza ed esplicazione del sentimento religioso, soffermandosi su artisti che hanno determinato il profondo cambiamento della cultura siciliana. L’assessore alla Cultura, dott. Fabio Manciagli, convinto sostenitore del progetto, salutando i colleghi assessori dei Comuni della Diocesi presenti in sala, ha sottolineato l’esigenza di creare rete tra amministrazioni, istituzioni culturali e territorio per avvicinare i cittadini alla cultura e favorire l’offerta turistica. Per l’assessore Manciagli la progressiva riscoperta del “locale” come valore, in un sistema di nuove rotte culturali e turistiche, favorisce l’economia di centri urbani oggi silenziosi e fuori dalle rotte turistiche tra questi Randazzo, Castiglione, per secoli sedi delle corti siciliane; progetti mirati alla riscoperta di luoghi e opere d’arte possono diventare attrattori turistici e culturali del territorio e creare sinergia con l`Europa. L’apertura dell’assessore Manciagli all’Europa è stata la premessa per coinvolgere il sindaco di Bissone, dott. Andrea Incerti, in collegamento in modalità remoto. L’Amministrazione comunale del piccolo borgo del Canton Ticino, luogo di nascita dello scultore Domenico Gagini e di architetti come Borromini e Maderno, desidera promuovere un dialogo in nome dell’arte con la Sicilia e ospitare i pannelli illustrativi del Museo diffuso. Il soprintendente, arch. Irene Donatella Aprile, ha illustrato il progetto nel suo evolversi, da Bronte e dalla Chiesa dell’Annunziata, che custodisce il gruppo marmoreo dell’Annunciazione e la tribuna di Antonino Gagini, alla Diocesi di Caltagirone che conserva e tutela sculture di straordinaria bellezza alcune di proprietà Fondo Edifici Culto del ministero dell’Interno. Per il soprintendente, il percorso espositivo di Acireale racconta e valorizza il patrimonio artistico diffuso che i Gagini hanno contribuito a creare per centri urbani quali Linguaglossa, Randazzo, Aci Catena. La Soprintendente, presentando i pannelli espositivi, ha illustrato le opere realizzate dagli scultori e dagli artisti della famiglia dei Gagini dal XV al XVII, presentando, inoltre, il video, il sito e gli opuscoli illustrativi, supporti realizzati al fine di divulgare e valorizzare la presenza dei Gagini nella Provincia di Catania. Un racconto avvincente, dettagliato e documentato ha caratterizzato il contributo di mons. Giovanni Mammino che con la sua relazione ha tracciato un percorso sulla presenza di quattro generazioni di artisti della famiglia dei Gagini e delle loro botteghe nel territorio della Diocesi di Acireale. L’intervento qualificato del prof. Michele Romano, supportato da una puntuale documentazione dettagliata, raccolta in anni di studio e di ricerca, ha permesso di cogliere le relazioni tra committenti, la Camera Regionale di Siracusa e le opere dei Gagini nella Sicilia Orientale, l’interessante relazione sarà parte integrante degli atti, di prossima pubblicazione, raccolti durante le sezioni di presentazione e del convegno che si è svolto a Catania presso il Museo civico Castello Ursino nei giorni del 4 e 5 novembre 2022. Gli atti documenteranno anche l’intervento del secondo relatore, il prof. Fabio Francesco Grippaldi, il quale ha saputo affascinare il pubblico narrando la storia misteriosa e avvincente delle acquasantiere presenti nella Cattedrale di Acireale. Il dott. Dario Bottaro ha coinvolto il pubblico presentando la dolce e sublime bellezza di alcune Madonne attribuite a Domenico, Antonello Gagini, Antonino Gagini e gli artisti della loro Scuola poste a confronto con altre opere di artisti del Rinascimento in Sicilia, Madonne dai volti delle donne che popolavano le strade percorse dai Gagini dalla Svizzera alla Sicilia. Il dott. Nicolò Fiorenza ha svolto il tema del classicismo e manierismo di Antonello Gagini che si rivela nella realizzazione di ancone e tribune in Sicilia. L’arch. Gesualdo Campo, nel cogliere la sintesi dei numerosi interventi, si è soffermato sugli esiti e le interpretazioni delle opere dei Gagini nel corso del XVIII secolo. Tra gli intervenuti anche l`assessore agli Affari istituzionali, avv. Mario Di Prima.


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