Le Terme di Acireale e quelle di Sciacca hanno superato il primo vaglio in relazione al bando della Cassa depositi e prestiti, al quale la Regione Sicilia ha partecipato, riferito alla valorizzazione ed alla riqualificazione di immobili di proprietà pubblica che possano incrementare l’offerta turistica, impiegando fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le proposte dovranno, entro gennaio del 2023, essere ridotte da 66 a 30 e, successivamente, nell’ambito della fase finale, a 12. Saranno queste le proposte che potranno godere della dotazione finanziaria disponibile, 150 milioni, destinata all’acquisizione ed alla ristrutturazione degli immobili selezionati entro il 31 dicembre del 2025, così da presentarli ad imprenditori disponibili a riattivare le strutture in questione. “Si tratta di un’opportunità non indifferente – ha osservato il sindaco di Acireale, ing. Stefano Alì – e, sotto questo aspetto, non sfugge come i due complessi termali interessati costituiscano una risorsa per l’intera Sicilia, non soltanto per i Comuni nei quali hanno sede. Confidiamo, dunque, nell’azione del nuovo governo regionale e nell’azione che i parlamentari di tutti gli schieramenti sapranno condurre sulla strada già tracciata dalla giunta precedentemente in carica”.