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lunedì 11 luglio 2022
Paolo Nicolosi, ultimo saluto in Cattedrale e al Duomo
Centinaia di persone hanno gremito la Basilica Cattedrale per partecipare al funerale del dott. Paolo Nicolosi, già sindaco di Acireale dal 1962 al 1968. Il rito è stato officiato dall`arciprete don Roberto Strano, il quale ha presieduto la liturgia tratteggiando la figura dell`illustre scomparso, soffermandosi sull`impareggiabile nobiltà d`animo, poi richiamata anche dal sindaco, ing. Stefano Alì. "Per una coincidenza, anche se tale non è mai, è morto di giorno di sabato - ha detto don Roberto Strano - il giorno dedicato alla Madonna da Lui tanto amata, sono sicuro che nell’ora suprema la Madonna sia stata il suo conforto e tra le sue braccia materne lo ha fatto addormentare, per mostrargli l’indirizzo del cielo, fine ultimo dell’esistenza umana". Dopo la cerimonia funebre, il feretro è stato accompagnato in piazza Duomo, dove il sindaco Alì è stato protagonista di un commovente intervento, dopo quello del sindaco di Sant`Agata li Battiati, dott. Marco Rubino. "Sei anni trascorsi consecutivamente da sindaco rappresentano un segno di grande amore verso la sua città, un sacrificio a servizio di Acireale che hanno rubato tantissimo tempo ed energie alla sua famiglia ed al suo lavoro", ha detto riferendosi a Paolo Nicolosi. "Durante il mio mandato - ha aggiunto il primo cittadino acese - ho avuto il piacere di una sua visita a palazzo di città, mi ha raccontato della sua esperienza ed è stato curioso scoprire che l’arredamento della stanza del sindaco è quello da lui acquistato durante la sua sindacatura. Una continuità amministrativa di lungo termine.
Ci sono manifestazioni organizzate dal Comune in cui vengono invitati i sindaci emeriti, anche in questa occasione è emersa la sua profonda signorilità, ha tenuto a telefonarmi personalmente per declinare l’invito a causa delle sue condizioni di salute. Posso assicurarvi che non è un atteggiamento comune. Proprio la signorilità, l’affabilità, la gentilezza e la nobiltà d’animo sono le caratteristiche che unanimemente descrivono la persona.
Io posso solo rimarcare quello che è il pensiero di tutti gli acesi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Proprio in questo periodo dell’anno scorso è venuto a mancare mio papà, stessa generazione, anche lui nutriva profonda stima ed amicizia per Paolo Nicolosi. E sulla base della mia esperienza ho presente cosa stanno provando oggi Sandro, Elisabetta e Valentina privati di una figura paterna così significativa. Il tratto umano di Paolo Nicolosi è proprio quello che tutti ricorderemo, essendo amico di Sandro sin da ragazzi ho avuto la fortuna di conoscerlo da vicino, un vero signore, un signore di altri tempi. Questo concetto ci deve fare riflettere profondamente sulla società attuale fatta di apparenza, egoismo e supponenza tanto da farci pensare che la nobiltà d’animo, la signorilità, la disponibilità, la cordialità e la spontaneità, tratti caratteristici di Paolo Nicolosi, siano ormai demodé".
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